A ROMA FORUM DELLA COOPERAZIONE

Misna: Al Forum è giunto anche un messaggio del vice-presidente del Consiglio e ministro degli Esteri Massimo DAlema che afferma: "La Cooperazione allo sviluppo è uno dei campi della politica estera dell’Italia dove maggiormente l’attività del ministero degli Esteri si arricchisce e integra con l’apporto di altri attori; tra questi, in primo luogo la società civile che, portatrice dei valori solidaristici profondamente insiti nel comune sentire del nostro paese, rappresenta uno degli assi portanti della nostra cooperazione. I volontari italiani sparsi nel mondo, le attività promosse dagli enti locali, il sostegno appassionato dei nostri cittadini attraverso i contributi alle organizzazioni di solidarietà internazionale che voi rappresentate sono altrettante testimonianze dell’esistenza in Italia di un diffuso slancio a favore di coloro che vivono in aree ancora strette nella morsa della povertà e in condizioni meno fortunate delle nostre“. DAlema ha anche sottolineato che "questo governo ha fatto del rilancio della politica di aiuto allo sviluppo uno dei punti forti della propria azione, come dimostrato anche dal significativo aumento delle risorse destinate a tali attività e dall’accento posto proprio sull’importanza di privilegiare negli interventi, quando possibile, il ruolo delle organizzazioni non governative. Lo sforzo per reperire nuove risorse si accompagna all’impegno profuso per una riforma della cooperazione che permetta di avere strumenti normativi ed operativi più adeguati alle enormi sfide che il nostro paese è chiamato ad affrontare e a cui non dobbiamo e non vogliamo sottrarci”. Ai partecipanti al Forum, il ministro ha anche detto: “Ascoltare la vostra voce, conoscere le vostre necessità, discutere insieme il futuro è condizione indispensabile per assicurare il più ampio coinvolgimento della società italiana e garantire efficacia all’attività del governo in questo settore. Le indicazioni che emergeranno dai lavori del Forum saranno per noi utile stimolo a fare di più e meglio“."Abbiamo deciso di raddoppiare per il prossimo anno, passando da 100 a 200 milioni di euro, i contributi complessivamente destinati alle organizzazioni della società civile“: lo ha annunciato al Forum la viceministra agli Esteri Patrizia Sentinelli, aggiungendo cche i fondi del 2007 destinati alle organizzazioni non governative (ong) hanno raggiunto i 100 milioni di euro: è una conferma, ha sottolineato Sentinelli, dell’ impegno per potenziare sempre più la cooperazione. Inoltre “verrà presto formalizzato il Tavolo - ha annunciato Sentinelli - per arrivare a una proposta governativa sull’ iniziativa civile per la pace“, confermando anche limpegno italiano per "il processo di riconciliazione nazionale, la cooperazione civile e il cammino verso una democrazia foriera di pace e di giustizia sociale” in paesi come il Libano o l’Afghanistan "che continueranno ad essere prioritari nei prossimi anni”. Per la Sentinelli “una cooperazione efficace“ può “intervenire in situazioni di crisi attuale o potenziale, ponendosi come forza civile costruttrice di pace, ben distinta dall’ uso degli strumenti militari, anche quando questi realizzano attività di ricostruzione“. La vice-ministra ha inoltre fatto riferimento all “istituzione dell’ Agenzia per la Cooperazione e la Solidarietà internazionale“ per assicurare “unitarietà di azione e di intenti non solo nella determinazione delle politiche, ma anche nella loro esecuzione”. Stefano Manservisi, direttore generale per la Cooperazione della Commissione europea, ha tra laltro sottolineato: “l’Unione Europea guarda con grande interesse al dibattito in corso sulla riforma della Cooperazione in Italia. E non è un caso…l’Europa ha bisogno dell’Italia, perché il nostro paese ha sempre lavorato per la pace nel Mediterraneo e nel mondo. La società civile italiana può essere in questo senso un valido "policy maker”. Eveline Herfkens, coordinatrice della campagna Onu per gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio ha richiamato lattenzione su un altro aspetto: “I donatori hanno rafforzato il mito della superiorità dell’Occidente seguendo una logica bilaterale per cui noi diamo e loro prendono, noi insegniamo e loro imparano. È arrivato il momento di mettere in discussione questi stereotipi…I paesi poveri hanno la responsabilità di realizzare il loro sviluppo e dunque spetta a loro in prima persona impegnarsi. Noi paesi ricchi possiamo aiutarli solo se il nostro ruolo diviene quello di far assumere loro questa responsabilità”. In un messaggio inviato al Forum dal presidente della Camera Fausto Bertinotti, si dice tra laltro: " mutamenti sociali ed economici determinati dalla globalizzazione sulla scena internazionale hanno evidenziato con chiarezza, oltre ad un quadro di opportunità, anche un preoccupante potenziale erosivo degli assetti democratici, dei diritti delle persone e delle basi stesse della convivenza civile nei Paesi ancora relegati ai margini del mondo. In questo scenario, gli strumenti della cooperazione assumono un'importanza decisiva nella costruzione delle condizioni indispensabili per avviare processi reali di emancipazione e di crescita delle popolazioni, che ne rispettino le identità storiche e culturali e ne mettano a valore le diversità. Auspico vivamente che anche l’Italia possa contribuire concretamente a questo obiettivo di civiltà, nel quadro degli impegni assunti dalla comunità internazionale, in coerenza con la sua tradizione solidaristica e valorizzando pienamente l’entusiasmo e la capacità di proposta dei movimenti e delle associazioni impegnate, a livello internazionale, nell’azione di contrasto a tutte le forme di povertà e di esclusione”. “Cooperazione significa anche aiuto alla pace e alla stabilità“ sottolinea il presidente del Consiglio Romano Prodi in un messaggio inviato al Forum, aggiungendo: "Il governo ha stanziato, in aggiunta a quanto previsto per l’aiuto pubblico allo Sviluppo, 40 milioni di euro per un 'fondo italiano per la pace in Africa'. Un'iniziativa che non ha precedenti in Italia e che, in raccordo con analoghe iniziative comunitarie, interesserà in particolare il Darfur e il Corno d'Africa, due aree che necessitano di particolare aiuto e per le quali sentiamo una particolare responsabilità“. Prodi aggiunge che i fondi per la Cooperazione sono stati aumentati “nonostante le ristrettezze del bilancio e nel 2007 abbiamo invertito la china pericolosa che ci vedeva nelle ultime posizioni in materia di aiuto allo Sviluppo; per il 2008 abbiamo previsto in finanziaria ulteriori risorse che ci consentono di guardare con fiducia al rispetto degli impegni internazionali che abbiamo assunto, a partire da quelli sottoscritti alle Nazioni Unite“. Il presidente del Consiglio ha anche ricordato la necessità di "un'azione coerente con le politiche dei paesi beneficiari e coordinata con il lavoro dell’ Unione Europea e degli organismi internazionali”. Prodi ha concluso: "Abbiamo bisogno che le istituzioni, nazionali e regionali, e la società civile, italiana e internazionale, discutano tra loro. Abbiamo bisogno della mobilitazione di tutti per conseguire i migliori risultati e rendere la nostra azione più efficiente“. Aprendo in precedenza i lavori del Forum, la viceministra Sentinelli aveva posto laccento su una nuova cooperazione “che sia davvero parte integrante e fondante della politica estera, e che attraverso di essa lavori per affermare il dialogo come metodo non solo di risoluzione delle controversie, ma anche di prevenzione dei conflitti…È questa la direzione in cui abbiamo lavorato in questo primo anno e mezzo di governo perché abbiamo voluto rilanciare la cooperazione italiana innanzitutto sotto il profilo dell’efficacia per metterla in linea con quel che ci chiede la comunità internazionale“. “l’emigrazione clandestina è il barometro della natura attuale della cooperazione e dell’incoerenza dei 'poteri forti' della globalizzazione che si barricano imponendo l’apertura delle nostre economie a una competizione per la quale non abbiamo i mezzi...I popoli del sud e in particolare dell’Africa non ne possono più della duplicità del discorso sulla globalizzazione“: lo afferma Aminata Dramane Traoré, ex-ministro della Cultura e del Turismo di Mali, che, non potendo essere a Roma per sopravvenute difficoltà logistiche, ha inviato un messaggio all’assemblea. “Nemmeno gli ecosistemi ne possono più della corsa folle alle materie prime - aggiunge Traoré - e della dittatura della crescita economica per gli uni e della miseria per gli altri“. A proposito del negoziato 'Apè, Traorè sottolinea : “l’Unione Europea ci renderà il peggiore dei servizi forzando la mano dei nostri dirigenti e dividendo i nostri paesi nel quadro degli Accordi di Parternariato (Ape) che servono gli interessi dei paesi membri“. [MB] Si tiene oggi a Roma, nella sala Sinopoli dellAuditorium Parco della musica, il “Forum della Cooperazione internazionale. Limpegno dellItalia per le politiche di partenariato e la collaborazione tra governi e comunità”. Sarà il primo forum della nuova Cooperazione italiana, come sottolinea Patrizia Sentinelli, viceministra degli Affari Esteri con delega alla Cooperazione, allo sviluppo e all’Africa Subsahariana. Preceduto da quattro giornate di assemblea tenute nel corso dellanno, che hanno dato vita a quattro lavori di cui si discuterà sabato, lincontro intende rilanciare e valorizzare il concetto stesso di cooperazione. "Dallidea di progetto allidea di programma” ha spiegato in una conferenza-stampa Sentinelli, puntualizzando i due temi centrali, tra i molti che verranno dibattuti: la legge di riforma e la quantità di risorse. La discussione utile "sia per aumentare nel pubblico la consapevolezza di quello che viene fatto, sia per ripercorrere i motivi per cui si fa” vedrà il diretto coinvolgimento di associazioni, organizzazioni non governative, università e rappresentanti istituzionali della Cooperazione decentrata. Un appuntamento che mira a favorire il confronto con gli attori del mondo della solidarietà e della cooperazione internazionale sulle ragioni, gli scopi, gli indirizzi e le strategie comuni. Insieme alla viceministra, che leggerà una lettera del presidente del Consiglio Romano Prodi, partecipano alla conferenza - che si apre alle 9 - il ministro degli Esteri Massimo D'Alema e personalità internazionali attive nelle politiche di pace e di solidarietà: tra gli altri, il commissario dellUnione Europea allo Sviluppo, Louis Michel, il presidente del Comitato aiuto allo sviluppo dellOcse Richard Manning, la coordinatrice della Campagna Onu per i Millennium Goals Eveline Herfkens, Aminata Traoré, Vandana Shiva, Paulina Chiziane, Maria Rosa Jijòn e Predrag Matvejevic che rappresentano realtà culturale e società civile di Paesi partner. A chiudere la giornata di lavori sarà "Letture sul Rwanda”, un contributo-spettacolo di Ascanio Celestini. Nei giorni scorsi si erano tenuti a Roma altri due incontri: quello degli "Stati Generali della solidarietà e della cooperazione internazionale”, con la consegna di un appello al parlamento per sbloccare la legge di riforma, e il Forum degli stessi Stati Generali, più di 150 organizzazioni "unite in un percorso di confronto secondo un comunicato - per una nuova politica della cooperazione e un grande progetto di educazione allo sviluppo”. [Adattato da un testo del sito internet della cooperazione italiana allo sviluppo.] [CO]